impegnato
agg. [part. pass. di impegnare]. – 1. Dato in pegno (nel sign. proprio), e per estens. vincolato, obbligato da promessa o in altro modo: ritirare un oggetto i.; c’è i. la mia parola; mi resta soltanto sabato per venire da te, tutti gli altri giorni sono già impegnati (oppure, riferito alla persona: sono già impegnata per il resto della settimana); in espressioni del passato, avere il cuore già i., e in partic. essere impegnato (con una donna), essere impegnata (con un uomo), essere legati da promessa di matrimonio, cioè fidanzato, fidanzata. Riferito a cosa, non libera, non disponibile, perché vincolata a un obbligo, o perché promessa, riservata a qualcuno: questa stanza è ormai impegnata. Con altro senso, nella tecnica, potenza i., di un motore, la potenza che deve essere disponibile per ottenere che la macchina condotta dal motore funzioni con determinate caratteristiche. 2. Con riferimento all’uso rifl. del verbo (impegnarsi), essere i. in qualche cosa, esservi occupato, oppure attendervi con serietà e impegno, con volontà decisa e sim.: domani sarò i. tutto il giorno con gli esami; ormai sono i. in questa faccenda e non posso più tirarmi indietro. Nell’uso moderno, la parola è frequente anche con il sign. che ha il francese engagé, per indicare l’atteggiamento dello scrittore e dell’artista o dell’intellettuale in genere, che fanno della loro opera uno strumento di lotta al servizio di una determinata ideologia, o per fini sociali in genere, a differenza di chi (non impegnato) concepisce l’arte e la letteratura, o una qualsiasi altra attività culturale, come qualcosa di distaccato dai problemi sociali e politici; analogam.: arte, letteratura i.; cinema impegnato. Con altro senso, nel linguaggio politico, paesi non i., lo stesso, ma meno com., che paesi non allineati (v. allineato).