imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema autorità di comando e, in seguito, chi deteneva il supremo comando militare; più specificamente, titolo con cui veniva acclamato, dopo un’importante vittoria, il comandante supremo dell’esercito. b. Dal sec. 1° d. C., nome con cui furono indicati i sovrani, successori di Augusto nel governo di Roma; più volte poi ripreso nella storia (per es., con Carlo Magno e Napoleone) per designare la somma autorità di uno stato o di una più vasta entità politica: l’i. del Sacro Romano Impero; gli i. della casa d’Austria. Come titolo dei sovrani prussiani e russi, era l’equivalente del ted. Kaiser e del russo czar. Nei sec. 19° e 20° è stato adottato solo in relazione ai possessi coloniali (per es., il re d’Inghilterra ebbe titolo d’imperatore delle Indie nel 1876, il re d’Italia quello d’imperatore d’Etiopia nel 1936); finiti i varî imperi nazionali e coloniali, ha continuato ad essere usato come traduzione del titolo di sovranità del sovrano del Giappone (mikado) e, fino alla cessazione del regime monarchico, dei sovrani d’Etiopia (negus) e di Persia (scià). 2. Per estens., in Dante: quello imperador che là sù regna (Inf. I, 124), lo ’mperador che sempre regna (Par. XII, 40), perifrasi con cui viene indicato Dio; Lo ’mperador del doloroso regno (Inf. XXXIV, 28), Lucifero. 3. In funzione appositiva (invar.): a. Pere imperatore (propr. pere imperatore Alessandro), nome ital. della varietà di pere chiamata con nome ted. Kaiser. b. Pesce i., pesce teleosteo della famiglia luvaridi, detto anche pesce gallo.