impulsivo
agg. [dal lat. mediev. impulsivus, der. di impellĕre «spingere innanzi», part. pass. impulsus]. – 1. Con senso attivo, non com., che dà impulso, che comunica un movimento. 2. Riferito a persona, che ha tendenza ad agire d’impulso, in modo precipitoso e talvolta anche (ma non necessariamente) violento, senza valutare le conseguenze o la portata dei proprî atti: è un ragazzo i., un tipo i., o ha un carattere i.; spesso sostantivato: è un i., un’impulsiva. Per estens., atto i., moto i., che segue immediatamente a un impulso, senza riflessione (o anche, talora, senza precisa e cosciente intenzione). Più specificamente, in psicologia e in psichiatria, atto i., comportamento i., incontrollato, privo di una razionale motivazione, determinato da offuscamento della coscienza, o da un disturbo della volontà, oppure anche da una spinta affettiva molto intensa; in talune manifestazioni, può avere significato patologico. 3. In fisica: grandezza i. (o a carattere i.), quella che è presente per un intervallo di tempo piuttosto breve; moto i., moto di un sistema i cui punti, in conseguenza di urti, subiscono, in un certo intervallo di tempo, generalmente brevissimo (intervallo eccezionale), brusche variazioni di velocità senza che simultaneamente il sistema cambi in modo sensibile di posizione. Meccanica i., parte della dinamica che studia i fenomeni meccanici determinati da, o concomitanti a, urti fra corpi in movimento; tali fenomeni sono caratterizzati da brusche variazioni di velocità, generate dall’insorgere di forze (dette di percossa, o semplicem. percosse) che agiscono soltanto per intervalli di tempo molto brevi. In elettronica il termine è usato (spesso in contrapp. a sinusoidale) con riferimento a circuiti sollecitati da segnali bruscamente variabili: segnale i.; regime impulsivo. ◆ Avv. impulsivaménte, d’impulso, senza adeguata riflessione: agire, reagire impulsivamente.