impuntare
v. intr. [der. di punta1] (aus. avere). – 1. Propr., urtare con la punta del piede in un ostacolo, in modo da averne impedimento nel camminare: ho impuntato in un sasso; anche con riferimento a oggetti, strumenti di lavoro e sim., che urtino contro scabrosità della superficie su cui si muovono. Spesso fig., di persona che parli con difficoltà, per balbuzie o per altro difetto: impunta un poco, quand’è emozionato; o di chi nel parlare o nella recitazione s’arresta perché non trova o non ricorda le parole; in questo secondo sign. per lo più con la particella pron.: a metà battuta s’impuntò e non seppe terminare la frase. 2. Sempre con la particella pron., impuntarsi, con riferimento ad animali o anche a persone (soprattutto bambini), puntare i piedi in terra per opporre resistenza a chi li vuol trascinare; fig., ostinarsi cocciutamente in qualche cosa: impuntarsi come un mulo; impuntarsi in un’idea; si sono impuntati su una sciocchezza e hanno bloccato i lavori; s’è impuntato di non voler continuare gli studî; s’è impuntato a dire di no.