impupazzamento
s. m. Il dare un’apparenza più attraente, camuffando e imbellettando qualcosa. ◆ Air France ha necessità egemoniche, economiche, logistiche e tecniche. AirOne non ha, obiettivamente, storia e struttura per un futuro certo salvo un «impupazzamento» di Alitalia per poi rivenderla, chissà, anche ai francesi. (Arnaldo Sciarelli, Europa, 29 dicembre 2007, p. 7, Lettere e Commenti) • La classe dirigente diventa digerente. Assimila e manda giù tutto, dalle inchieste della magistratura alle critiche, alle contestazioni, alle accuse. […] E resta al suo posto per rimboccarsi le maniche e annodarsi la cravatta pronunciando la parola decisiva: discontinuità. Discontinuità vo cercando ch’è sì cara, come sa chi per lei perde il posto e l’aiuto. Un abracadabra di impupazzamento degli organismi istituzionali. Ma cambiando l’ordine degli attori, il prodotto non cambia. (Mimmo Carratelli, Repubblica, 4 febbraio 2008, Napoli, p. I).
Derivato da un non attestato v. tr. impupazzare (a sua volta ricavato dal s. m. pupazzo con l’aggiunta simultanea del prefisso in- e del suffisso -are1) con l’aggiunta del suffisso -mento.