inasprire
(ant. innasprire) v. tr. [der. di aspro1] (io inasprisco, tu inasprisci, ecc.). – 1. Rendere aspro o più aspro (per lo più nei sign. estens. e fig. dell’aggettivo): i. le pene, i tormenti, il dolore, l’odio, lo sdegno, la fatica; i. le tasse, aumentarle; con riferimento a persona, esasperare, esacerbare: le avversità hanno inasprito il suo animo. 2. Come intr. pron., inasprirsi, diventare aspro, acerbo: questo vino si è inasprito. Più spesso fig., farsi più aspro: le sofferenze della popolazione si vanno inasprendo; il combattimento s’inasprì; il contrasto s’inasprisce; il suo carattere s’è inasprito in questi ultimi tempi. Riferito a stagione, farsi più cattiva, più rigida; non com., del mare, agitarsi, farsi minaccioso; riferito a terreno, anche senza la particella pron., farsi arido, arsiccio: poderi ... che ora inaspriscono al sole (Pascoli).