incappellare
v. tr. [der. di cappello] (io incappèllo, ecc.). – 1. ant. Mettere il cappello; più spesso usato al rifl., mettersi sul capo, coprirsi di qualche cosa a modo di cappello, incoronarsi e sim.: Questa di verde gemma s’incappella (Poliziano; il verso è prob. ispirato dal passo dantesco, Par. XXXII, 71-72, Di cotal grazia l’altissimo lume Degnamente convien che s’incappelli, la cui interpretazione è peraltro discussa). 2. Nel linguaggio di marina: a. Mettere a posto un incappellaggio, cioè disporre un collare metallico o cavo all’estremità di un albero, di un alberetto, ecc. Per estens., inserire o incastrare un qualsiasi oggetto in un altro. b. Disporre intorno a una bitta la gassa di un cavo di manovra per le operazioni di ormeggio. c. Di onda, investire una nave da prua, sorpassando la murata e rompendosi in coperta. 3. intr. pron., pop. scherz. Impermalirsi (cfr. l’espressione fig. prendere cappello); soprattutto nella frase far incappellare qualcuno.