incatenare
v. tr. [der. di catena] (io incaténo, ecc.). – 1. Legare con catena, mettere in catene: i. un cane ringhioso; i prigionieri furono incatenati e chiusi nella cella. Fig., tenere strettamente legato, privare della libertà di movimento, di azione e sim.: un lavoro, un impegno che incatena; i. il pensiero, gli ingegni, la cultura, impedirne la libera espressione. 2. a. Rafforzare un muro con catene, con spranghe di ferro. b. I. un porto, una strada, ecc., tendervi una catena attraverso per impedire il passaggio. c. Collegare insieme con catenella o filo metallico: i. i grani della corona del rosario; i. i denti, in odontoiatria, collegare con filo d’oro i denti posticci con quelli veri. d. rifl. Congiungersi, collegarsi strettamente. ◆ Part. pass. incatenato, anche come agg.: lo fece porre, Incatenato e mani e piedi e collo, Nel tenebroso fondo d’una torre (Ariosto); fig.: è incatenato al suo lavoro dalla mattina alla sera. In araldica, attributo delle figure, per lo più animali, legate con catene di smalto simile o diverso da quello del loro corpo. Nella metrica italiana, rima incatenata, quella, propria delle terzine dantesche e dei capitoli in terza rima, che segue lo schema ABA, BCB, CDC, DED, ecc.