incentivo fiscale
loc. s.le m. Riduzione o esenzione d’imposta accordata a determinate categorie di contribuenti o a specifici settori di imposizione tributaria. ◆ La proposta di riduzione accelerata, in cinque anni, dell’Irpeg (l’imposta diretta sulle società), gli incentivi fiscali agli investimenti, gli sgravi contributivi e l’alleggerimento degli oneri previdenziali, sono temi che vengono proprio dalle piccole e medie imprese. (Foglio, 6 novembre 1998, p. 1, Prima pagina) • La Commissione europea ha aperto due «indagini approfondite» in merito agli «incentivi fiscali a favore delle imprese ammesse alla quotazione in Borsa e alle imprese partecipanti ad esposizioni all’estero». (Giornale di Brescia, 17 marzo 2004, p. 21, Economia & Finanza) • Secondo il ministro al Welfare [Maurizio Sacconi], «i risultati raggiunti nella previdenza complementare sono ancora modesti» e per incoraggiare l’adesione dei lavoratori ai fondi pensione «può essere utile introdurre la reversibilità della scelta». Si tratta di dare la possibilità di tornare indietro a chi conferisce la liquidazione alle forme previdenziali. Il ministro ha escluso l’utilizzo di incentivi fiscali, ma ha riconosciuto che «le forme di protezione sociale non possono essere confuse con rendite» e quindi «il fisco deve essere più intelligente». (Paolo Foschi, Corriere della sera, 2 luglio 2008, p. 27, Economia).
Composto dal s. m. incentivo e dall’agg. fiscale.
Già attestato nella Repubblica del 6 luglio 1984, p. 4, Politica (Felice Saulino).
V. anche sconto fiscale.