incontro1
incóntro1 (ant. e poet. incóntra) avv. [lat. tardo incŏntra, comp. della prep. in e cŏntra «contro»]. – 1. Indica direzione di movimento, e più in partic. movimento verso persone che siano a loro volta dirette o rivolte verso di noi; con questo sign., è sempre seguito dalla prep. a (o da pronome dativo): andare, venire, muovere, correre i. a qualcuno; appena ci riconobbe, ci si fece i. tutto festoso; muovere (o farsi) i. a qualcuno, andare ad accoglierlo per onorarlo. In altri casi, con intenzione ostile: gli andò i. armato di un grosso randello; e come sinon. di contro, ant. o letter.: Sai quel ch’el fé [il segno dell’aquila romana] portato da li egregi Romani i. a Brenno, i. a Pirro (Dante); Noia immortale, i. a cui non puote Vigor di giovinezza (Leopardi). Anticam. poteva unirsi anche con pronomi enclitici: alla quale come Andreuccio fu presso, essa incontrogli da tre gradi discese (Boccaccio). Con uso estens. e fig., esprime avvicinamento nel tempo: ormai andiamo i. all’estate; o accenna a cose spiacevoli verso cui ci si avvia più o meno deliberatamente: andare i. a guai, a malanni; andare i. a gravi spese; se continui così, vai i. a grossi dispiaceri. Altri usi fig.: andare i. a qualcuno, dargli un aiuto materiale o morale; debbo fare grosse spese e bisognerebbe che tu mi venissi i., mi aiutassi con un tuo contributo; andare i. al popolo, a una classe sociale, cercare di capirne le esigenze, le necessità, e procurare, con leggi e provvedimenti opportuni, di sollevarne le condizioni materiali e culturali (la frase andare i. al popolo ha talora un tono paternalistico e demagogico). 2. Con verbi di stato: a. Dirimpetto: li Spini aveano il loro palazzo grande i. al suo (Compagni); anche come vero e proprio avv.: ha la sua bottega qui incontro; o, con il sign. di «verso, di fronte a» seguito da avv. di luogo: Siede con le vicine Su la scala a filar la vecchierella, I. là dove si perde il giorno (Leopardi). b. ant. o letter. Di contro, davanti a sé (in atto ostile): Rinaldo i. avea tutta una schiera (Ariosto); stare, essere i. a qualcuno, essergli avverso, sfavorevole: tutti quegli che gli erano stati i., uccise o disperse crudelmente (G. Villani). 3. Locuz. avv., all’incontro, al contrario: non solo non è necessaria né utile, ma tutto all’i. (Varchi); ant., in contraccambio: Cosa all’i. vi darò, che molto Più vi varrà (Ariosto). 4. Nel linguaggio sport., e in partic. nel pugilato, colpire d’i., colpo d’i., azione e tattica del contendente che sferra il colpo contro l’avversario proprio nel momento in cui questo si scopre per attaccarlo, anticipandolo nel tempo e sfruttando così sia il proprio slancio sia lo slancio dell’avversario; per estens., e con sign. analogo, anche in altre competizioni sportive (per es., nel calcio): giocare d’incontro.