incoronare
v. tr. [der. di corona] (io incoróno, ecc.). – 1. Mettere in capo a qualcuno la corona, cingere di corona e per estens. di una ghirlanda o di altro oggetto a guisa di corona: un tempo i poeti venivano incoronati d’alloro; il Petrarca fu incoronato in Campidoglio; i. di fronde di quercia, d’olivo; gli antichi incoronavano le vittime di fiori; Gesù fu incoronato (o coronato) di spine; anche riferito a immagini sacre: i. una statua della Madonna. In partic., i. il re, l’imperatore, o, con compl. predicativo, i. re, imperatore, o assol. incoronare, conferire la dignità regale o imperiale mediante l’imposizione della corona nella cerimonia detta appunto dell’incoronazione. Nel rifl., cingersi di corona: incoronarsi di rose; Napoleone s’incoronò da sé nella cattedrale di Notre-Dame, alla presenza di Pio VII. 2. Usi estens. e fig.: a. Disporre o essere disposto tutto in giro, formando come una corona: i. la città di torri; una cerchia di poggi incorona la valle. b. Ornare di coronamento un edificio: il suo gran sogno era di possedere un palazzo incoronato da Michelangelo (D’Annunzio). c. letter. I. i bicchieri, le coppe, le tazze, riempirli di vino fino all’orlo (con questo sign., è calco del gr. ἐπιστέϕω). d. non com. Segnare la corona su una nota musicale. e. pop., iron. Mettere le corna, tradire il coniuge o il partner. ◆ Part. pass. incoronato, anche come agg., cinto di corona, o d’altro che formi corona: poeta incoronato; la Madonna, la Vergine incoronata (v. anche la voce); le teste incoronate, per lo più in tono polemico, i sovrani.