incosciente
incosciènte agg. [comp. di in-2 e cosciente]. – 1. a. Privo di coscienza, cioè di consapevolezza di sé e delle proprie azioni, sia come stato temporaneo (per es., per cause traumatiche o morbose) sia come condizione abituale: dopo quella brutta caduta, rimase a lungo incosciente; animali, esseri incoscienti. b. Più com., di chi mostra di non valutare il pericolo cui espone altri o sé stesso agendo inconsideratamente, o la gravità del male che egli provoca per leggerezza e stoltezza più che per deliberato proposito: un guidatore i.; figli, genitori incoscienti. Con uso sostantivato, esprime sempre senso di grave disapprovazione: è un i.; anche come insulto o rimprovero: sei un incosciente. 2. In psicologia, di impulsi, inclinazioni, stati, atti non avvertiti dalla coscienza. Anche come s. m. con valore neutro: la psicologia dell’incosciente. Più com. inconscio. ◆ Avv. incoscienteménte, senza netta coscienza o consapevolezza, senza intenzione: l’ha fatto incoscientemente; da incosciente, senza senso di responsabilità o valutazione del pericolo: agire, comportarsi incoscientemente; effettuare incoscientemente un sorpasso in prossimità di una curva.