incremento
increménto s. m. [dal lat. incrementum, der. di increscĕre «accrescersi, aumentare»]. – 1. Accrescimento, sviluppo, aumento di prosperità, di produttività e sim.: l’i. degli studî, del commercio; dare i. all’industria; la pubblicità ha avuto grande i. in questi ultimi anni; la città ricevette notevole i. dalla costruzione dell’autostrada; anche, più genericam., aumento: i. della mano d’opera; i. salariali; i. demografico, l’aumento delle nascite; specificando: la produzione ha registrato quest’anno un i. dell’8%. Con usi più tecnici: i. di capitale, di patrimonio, l’aumento, e più precisamente la misura dell’aumento stesso; i. naturale della popolazione, quello che avviene per effetto dell’eccesso delle nascite sulle morti, e non per l’afflusso di nuovi elementi dovuto a immigrazione. In medicina, periodo d’i., la fase di una malattia infettiva in cui si osserva un progressivo elevarsi della febbre e l’accentuazione degli altri sintomi. 2. In matematica, la differenza tra due valori di una variabile x, indipendente o dipendente, comunem. indicata con i simboli Δx, δx, ecc.; è sinon. di variazione, in più o in meno, e non necessariamente quindi di accrescimento. Accanto agli incrementi di questo tipo, detti propriam. i. finiti, si considerano anche gli i. infinitesimi, relativi a due valori che tendono ad avvicinarsi al di là di ogni limite.