incurvare
v. tr. [dal lat. incurvare, der. di incurvus «ricurvo»]. – 1. a. Rendere curvo, flettere secondo una linea o una superficie curva: i. un ramo, un filo di ferro, una lamiera, le doghe di una botte; i. la persona, i. la schiena, inchinarsi (soprattutto come atto di sottomissione servile): incurva la persona, Personifica in te la reverenza (Giusti); anche rifl.: è superbo, non s’incurverebbe davanti a nessuno. b. poet. Piegare, abbassare: levai li occhi a’ monti Che li ’ncurvaron pria col troppo pondo (Dante: i monti sono gli apostoli Pietro e Iacopo, che con la loro gran luce costringono gli occhi del poeta ad abbassarsi). 2. intr. pron. Farsi curvo: le spalle s’incurvano sotto il peso degli anni. Di linee, superfici, ecc., descrivere una curva: le volute dei capitelli ionici s’incurvano elegantemente. ◆ Part. pass. incurvato, anche come agg.: spalle incurvate. In botanica, di organo che presenta una curvatura con la concavità volta verso l’asse: foglie, filamenti staminali incurvati.