indebolire [der. di debole, col pref. in-¹] (io indebolisco, tu indebolisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere debole qualcuno: la malattia l'ha molto indebolito] ≈ abbattere, (fam.) buttare giù, debilitare, estenuare, fiaccare, infiacchire, (non com.) infievolire, svigorire. ↑ Ⓣ (med.) defedare, sfibrare, spossare, stremare. ↔ (non com.) ingagliardire, irrobustire, rafforzare, rinvigorire, (fam.) tirare su. 2. [rendere debole qualcosa: i. la resistenza nemica] ≈ abbattere, affievolire, fiaccare, intorpidire. ↑ annichilire, annientare, distruggere. ↔ intensificare, potenziare, rafforzare, rinforzare. ■ v. intr. (aus. essere), non com. [di cosa, diventare debole, anche fig.: la resistenza dell'avversario indebolisce] ≈ affievolirsi, diminuire, fiaccarsi, (non com.) imbolsire, scemare. ↔ aumentare, intensificarsi, potenziarsi, rafforzarsi, rinforzarsi. ■ indebolirsi v. intr. pron. [di persona, diventare debole, anche fig.: i. per malattia, per i digiuni, per l'età] ≈ abbattersi, debilitarsi, estenuarsi, fiaccarsi, infiacchirsi, svigorirsi. ↑ Ⓣ (med.) defedarsi, sfibrarsi, spossarsi, stremarsi. ↔ (non com.) farsi i lombi, irrobustirsi, rafforzarsi, rinvigorirsi, riprendersi, (fam.) tirarsi su.