indirizzo
(ant. indrizzo) s. m. [der. di indirizzare]. – 1. Movimento in una direzione o verso una meta prefissata: attraverso la foresta andò trasognato e senza indirizzo (Palazzeschi). Più spesso in senso fig., avvio, movimento rivolto a un fine consapevolmente determinato, o suggerito ad altri, soprattutto con riguardo ad attività pratiche, a un orientamento negli studî, alla vita spirituale, al comportamento morale: seguire un sicuro i., o un i. sbagliato; dare un i. alla propria vita, o alla vita dei figli; sarebbe riuscito meglio nella professione se avesse avuto fin da principio un buon i.; mutare indirizzo, anche con sign. generico, cambiare il modo di agire, di comportarsi. Con riguardo agli studî, impostazione, relativamente ai contenuti, agli aspetti culturali, alla specializzazione, ai criterî metodologici: dare un i. umanistico alla propria istruzione; scuola a i. scientifico, professionale; anche, tendenza predominante: i varî i. della filosofia moderna. Con riferimento alla vita politica, orientamento di un governo nei diversi aspetti e settori della sua attività e delle sue scelte: l’i. della politica estera italiana; l’unità, la continuità di i. politico e amministrativo. 2. a. ant. Dedica di opera letteraria. b. Il complesso delle indicazioni (nome, cognome, domicilio e sim.) necessarie per ritrovare una persona, recapitarle una lettera, ecc.: farsi dare l’i.; perdere l’i.; scrivere l’i. sulla busta; i. del mittente; i. chiaro, illeggibile; anche solo la strada, il numero civico, la città; firma, i. e data; scrivetemi a questo i.; è a Roma, ma non conosco il suo i. preciso; lettera respinta per errore di i.; anche, più genericam., indicazione: datemi l’i. di un buon sarto; i. di posta elettronica, insieme di dati alfanumerici tramite i quali è possibile inviare a una persona una e-mail. Fig.: ha sbagliato i., non è a me (o a noi) che doveva rivolgersi, il discorso doveva essere rivolto ad altra persona, e sim.; all’i. di, verso, contro: grida di protesta all’i. dell’oratore. c. Per analogia, nei procedimenti automatici di calcolo, quella parte di un’istruzione che specifica la posizione di un operando nella memoria del calcolatore, permettendone così l’accesso. 3. Messaggio, petizione, domanda rivolta da un gruppo o da una categoria di persone a un’autorità o a un consesso politico. Anche, discorso di omaggio o di augurio diretto a una personalità come espressione di un sentimento collettivo: i. di saluto al capo dello stato; i. di fedeltà al sovrano. Era detto i. di risposta al discorso della Corona il messaggio con il quale ogni ramo del Parlamento rispondeva in Italia al discorso pronunciato dal re, di fronte alle due assemblee legislative riunite, all’inaugurazione di una legislatura.