inesorabile
ineṡoràbile agg. [dal lat. inexorabĭlis, comp. di in-2 e exorabĭlis «esorabile»]. – Che non si lascia vincere, commuovere, impietosire da preghiere, quindi implacabile, spietato: giudice, tiranno i.; mostrarsi i. con i nemici, con l’avversario; critico, censore i.; per estens.: punire con mano i.; l’i. vendetta. Fig., di cosa a cui è impossibile sottrarsi, contro cui non c’è rimedio, che non si può in alcun modo allontanare, mutare, fermare e sim.: un destino i.; l’i. fato; essere soggetti a una legge i.; male, malattia i.; l’i. trascorrere del tempo. ◆ Avv. ineṡorabilménte, in modo spietatamente deciso, senza pietà o tentennamento: punire, colpire, vendicarsi, condannare, uccidere inesorabilmente.