infantile
agg. [dal lat. tardo infantilis, der. di infans -antis «infante1»]. – 1. Relativo all’infanzia o che è proprio dell’infanzia: l’età i.; in passato, asilo i. (v. asilo, n. 3 a); malattie i.; paralisi i., denominazione comune della poliomielite anteriore acuta (v. poliomielite); mortalità i.; grazia, ingenuità i.; giochi i., fanciulleschi; letteratura i., destinata all’infanzia. In linguistica, vocabolo i., voce del linguaggio i., voce onomatopeica i., le parole di origine onomatopeica o fonosimbolica proprie del linguaggio dell’infanzia, come mamma, papà, pappa, tato e tata, bua, ecc. 2. Per estens., di atteggiamenti, atti, discorsi che, in un adulto, rivelano mentalità e intelligenza poco sviluppate rispetto all’età, o sono comunque bambineschi, puerili. In psicanalisi, il termine è adoperato per indicare non tanto processi psichici o atteggiamenti di bambino, quanto ciò che nel comportamento di un adulto sembra potersi riferire a tratti psichici che appartennero alla sua infanzia, e che sono rimasti invariati da allora anziché dar luogo, secondo il processo evolutivo, a tratti più conformi alla mutata età del soggetto. ◆ Avv. infantilménte, in modo infantile: comportarsi, ragionare infantilmente.