informare
v. tr. [dal lat. informare «dar forma», «istruire», e quindi «dare notizia»] (io infórmo, ecc.). – 1. letter. a. Dotare di forma, conferire a un essere la sua propria forma o natura, e in partic. dotare di vita, di moto: l’anima informa il corpo; più genericam., formare, modellare secondo la forma voluta o in una forma determinata; nell’intr. pron., informarsi, prendere forma: Ne li occhi era ciascuna [anima] oscura e cava, Palida ne la faccia, e tanto scema Che da l’ossa la pelle s’informava (Dante). b. fig. Conformare, dare un indirizzo, un’impronta duratura: i. l’animo dei giovani a sentimenti d’altruismo; i. la propria azione a principî di giustizia; improntare, caratterizzare: l’afflato poetico che informa tutta la sua opera. Come rifl. o intr. pron., adattarsi, conformarsi, adeguarsi: informarsi alle abitudini del luogo (più com. conformarsi); un provvedimento che s’informa alle nuove esigenze del paese. 2. Dare notizia, mettere a conoscenza di qualche fatto: i. dell’esito di una pratica; m’informò di quanto era accaduto; se saprò qualche cosa, ti informerò subito; le cose non stanno così, devono averti male informato; informiamo la gentile clientela che il negozio sta chiudendo. Nell’intr. pron., assumere notizie, chiedere informazioni: informarsi dell’orario dei treni; informarsi sullo stato di una questione; informarsi in un ufficio, presso un’agenzia; cerca di informarti sul suo conto; si informa tutti i giorni della tua salute. ◆ Part. pres. informante, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. informato, anche come agg. (v. la voce).