informazione
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti è disposta la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la i. de l’erbe e de li fiori, e altrimenti lo verno (Dante). 2. Atto dell’informare o dell’informarsi, nel senso di dare o ricevere notizia: per una più esauriente i. sull’argomento si vedano i volumi ...; libertà d’informazione, intesa come libero accesso alla verità attraverso i mezzi che interpretano e formano la pubblica opinione. Con sign. più concr., nell’uso com., notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere, ecc.: dare, chiedere, ricevere un’i.; l’i. era esatta, o si è rivelata inesatta; spesso al plur.: assumere, dare informazioni; per informazioni rivolgersi alla segreteria; giornale che dispone di un ottimo servizio d’informazioni; chiedere, fornire i. riservate sulla capacità professionale o sulla moralità di una persona. Ufficio d’informazioni (e più com. ufficio informazioni), quello a cui in varî luoghi, organizzazioni e servizî può accedere il pubblico per avere notizie su cose di suo interesse. Agenzia d’informazioni, agenzia che fornisce a pagamento notizie ai giornali, ai servizî radio, ecc.; in campo commerciale, impresa che svolge attività per fornire, dietro compenso, notizie di carattere morale, economico e patrimoniale su persone fisiche o imprese. I. militare, notizia circa il nemico, effettivo o presunto, e i suoi problemi prevalentemente bellici, raccolta nell’àmbito di un servizio di i. militari. Servizî informazioni, o servizî informazioni di sicurezza, denominazioni di organismi che assolvono compiti d’informazione e di sicurezza sul piano militare, e svolgono anche funzioni di controspionaggio. I. diplomatica, relazione inviata da un agente diplomatico al proprio governo e riguardante ogni aspetto della politica interna ed estera dello stato presso cui è accreditato. Nel linguaggio giur., informazione (o avviso) di garanzia, atto con il quale il P. M. dà avviso agli interessati (indagati e persone offese dal reato) dell’esistenza di un procedimento penale, in modo da consentire loro l’esercizio del diritto di difesa; ha sostituito, con il nuovo codice di procedura penale, la comunicazione giudiziaria (per la quale v. comunicazione, n. 1 e). 3. a. Nel linguaggio scient., in senso ampio, il contenuto di novità e d’imprevedibilità di un messaggio intercorrente fra sistemi in relazione; anche, ciascuno dei segnali (costituenti un messaggio) che può essere inviato, secondo un determinato codice, da un dispositivo (trasmettitore) a un altro (ricevitore) ove tra essi sia stabilita una conveniente via di trasmissione; i. monodimensionali sono quelle costituite da una successione di segnali che si differenziano tra loro per il valore di un solo parametro, per es. per la frequenza nel caso di informazioni sonore analogiche oppure per la posizione relativa dei singoli impulsi, di uguale larghezza e ampiezza, che si susseguono nella sequenza costituente un messaggio digitale PPM (cioè con la tecnica Pulse Position Modulation); i. bidimensionali sono invece quelle che richiedono due parametri identificativi, quali sono, tipicamente, le informazioni relative a immagini: in fase di trasmissione, infatti, ogni immagine è scomposta (procedimento di analisi) in un certo numero di righe quasi orizzontali, ognuna delle quali è divisa a sua volta in un certo numero di elementi di uguale estensione (pixel), costituenti i segnali da trasmettere in sequenza; ogni pixel è dunque individuato da due parametri, che sono il numero della riga competente e la posizione lungo questa riga; questi due parametri consentono poi, nel dispositivo ricevente, di ricomporre i pixel nell’immagine immessa nel dispositivo trasmittente (procedimento di sintesi, inverso di quello dell’analisi). In teoria della comunicazione, il termine informazione è anche usato, talora, come sinon. di messaggio (audio o sonoro, video o visivo, ecc.). b. In biologia, i. genetica, l’insieme dei messaggi ereditarî contenuti nella cellula (o più esattamente nei geni dei cromosomi di una cellula), destinati a estrinsecarsi e manifestarsi come caratteri tipici dell’organismo. c. In informatica e nella teoria delle comunicazioni, unità d’i., la quantità d’informazione trasportata da un segnale che rappresenta la scelta fra due soli stati possibili ed equiprobabili e che costituisce un’unità binaria chiamata bit; la quantità d’informazione contenuta in un segnale è misurata dal logaritmo negativo (di base due) della probabilità del segnale. I. al secondo, unità di misura della potenza di calcolo di un computer, corrispondente all’elaborazione di una informazione (dato o istruzione di programma) al secondo, correntemente indicata con il suo simbolo IPS; l’unità più spesso usata è il suo multiplo megainformazione al secondo (simbolo MIPS), corrispondente a un milione di informazioni al secondo. Sono in uso anche i sinon. istruzione al secondo, e rispettivam. megaistruzione al secondo. d. Teoria dell’i.: scienza che studia i messaggi in quanto successioni statistiche di eventi, a ciascuno dei quali è associata una certa quantità d’informazione; è variamente applicata oltre che alle telecomunicazioni anche alla teoria dei calcolatori, alla genetica, alla linguistica, ecc.