informazione-spazzatura
(informazione spazzatura), loc. s.le f. (spreg.) Groviglio di notizie, di dati scarsamente attendibili, pressoché inservibili. ◆ Questa sinistra deve aiutare, pungolare questa modernità selvaggia a ritrovare il consenso e l’autorità sociali: il consenso dei cittadini normali per cui il marcio è marcio e l’informazione spazzatura è informazione spazzatura, e l’autorità di chi vuole ristabilire la legalità e combattere il caos. E ribadire che ci sono altri valori oltre il mercato e la massimizzazione dei profitti. (Giorgio Bocca, Repubblica, 1° marzo 1998, p. 11, Commenti) • la gigantesca quantità di dati, parole, suoni e immagini incorporati nella rete, più che un catalogo universale del sapere, è un’accozzaglia di informazione-spazzatura in cui è arduo reperire le rare pepite di «vera» conoscenza. Per farla breve: le persone desiderose di ampliare il proprio orizzonte culturale farebbero bene a rivolgersi a librerie e biblioteche, invece di accendere il computer e interrogare un motore di ricerca. (Carlo Formenti, Corriere della sera, 29 settembre 2004, p. 37, Terza pagina) • Ogniqualvolta un politico grande o piccolo viene colpito, la classe degli onorevoli esprime una sua ovvia solidarietà: a ogni pubblicazione di intercettazioni, registrazioni o atti giudiziari che coinvolgono parlamentari i partiti reagiscono all’unisono, scatenandosi contro l’informazione-spazzatura della quale si servono peraltro senza ritegno. (Giulio Anselmi, Stampa, 16 marzo 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dai s. f. informazione e spazzatura, ricalcando l’espressione ingl. junk information.
Già attestato nella Repubblica del 19 febbraio 1989, p. 29, Televisione (Beniamino Placido).