infuso
infuṡo agg. e s. m. [part. pass. di infondere, dal lat. infusus, part. pass. di infundĕre]. – 1. agg. a. Versato dentro o sopra: il liquido i. sulle droghe. b. Bagnato, intriso: infusi e tinti Del barbarico sangue i greci eroi (Leopardi). c. Messo in infusione. d. In senso fig., trasfuso nel corpo o nell’anima: Così de l’atto suo, per li occhi infuso Ne l’imagine mia, il mio si fece (Dante); l’alte vertù dal cielo infuse nella valorosa anima (Boccaccio). In questi, e altri esempî sim., la parola conserva per lo più il suo valore participiale; con valore più propriam. di agg., scienza i., quella donata direttamente da Dio alle intelligenze, e che accompagna la visione beatifica: l’espressione è frequente nell’uso com., in frasi iron. o scherz.: parla di qualsiasi argomento come se ne sapesse per scienza i. (o come se avesse la scienza i.); e tu come lo sai? per scienza infusa? 2. s. m. La preparazione liquida ottenuta con il procedimento dell’infusione: il tè è un i., non un decotto; fare, farsi un i. di altea, di camomilla, di digitale, di tiglio, di valeriana.