inganno
s. m. [der. di ingannare]. – 1. a. L’atto, il modo di ingannare, i mezzi o le parole con cui s’inganna: usare l’i., servirsi dell’i., ricorrere a un i.; convincere con l’i.; carpire con l’i. la buona fede di qualcuno; una persona falsa e piena d’inganni; un pietoso i., cui si ricorre a fin di bene. I. bellico, stratagemma di guerra, consistente per lo più in un uso particolare degli strumenti bellici o in una speciale applicazione delle regole dell’arte guerresca (come false fughe o imboscate) allo scopo di trarre in errore l’avversario e di porlo quindi in condizioni d’inferiorità (è considerato lecito purché non violi norme internazionali di comportamento); i. elettronico, contromisura di guerra elettronica costituita, nel caso della difesa navale antimissile, da una specie di falso bersaglio artificialmente riprodotto a distanza da una nave sottoposta ad attacco: è costituito da più dispositivi (lanciati con razzi e muniti di paracadute) capaci di emettere radiazioni elettromagnetiche uguali a quelle dei varî apparati di bordo, e spesso associati ai chaff per aumentare le probabilità che i sensori di guida del missile siano tratti in inganno, facendo deviare l’ordigno dalla sua traiettoria sulla nave. b. Falsa opinione, errore di valutazione, illusione: trarre, indurre, cadere in inganno; è un i. dei sensi; mi accorsi troppo tardi del mio i.; Amor, di nostra vita ultimo inganno, T’abbandonava (Leopardi); gli amorosi i., le illusioni dell’amore; i. ottici, sinon. di illusioni ottiche. 2. In musica, cadenza d’inganno, particolare tipo di cadenza, in cui l’accordo di dominante (5° grado) risolve sul 6° grado invece che sul 1°, evitando così la cadenza perfetta (per es., nella tonalità di do maggiore si ha una cadenza d’inganno quando l’accordo di sol maggiore risolve in la minore anziché in do maggiore). 3. Nome che fu dato a un particolare tipo di disegni, più noti col nome fr. di trompe-l’oeil (v.).