ingarbugliare
v. tr. [der. di garbuglio] (io ingarbùglio, ecc.), fam. – 1. Mescolare più cose (o le parti di una cosa) confondendole insieme in modo che non riesca poi facile distinguerle e rimetterle in ordine: i. i conti; i. la matassa, arruffarla, imbrogliarla e, fig., mettere disordine in ciò che è chiaro e ordinato. Riferito a persona, in senso fig., confonderla, anche con l’intenzione di raggirarla: non tentare di ingarbugliarmi con le tue chiacchiere! 2. Come intr. pron., confondersi, intricarsi e, in senso fig., complicarsi: i fili si sono ingarbugliati; la questione si ingarbuglia, si fa più difficile; con altro uso fig., ma poco com., di persona, impappinarsi, confondersi nel parlare: per l’emozione si è ingarbugliato e non è più riuscito ad andare avanti. ◆ Part. pass. ingarbugliato, anche come agg.: una matassa ingarbugliata; fig., un problema ingarbugliato, una questione ingarbugliata, di difficile soluzione; un affare ingarbugliato, una situazione piuttosto ingarbugliata, intricati, imbrogliati.