ingenerare
v. tr. [dal lat. ingenerare, comp. di in-1 e generare «generare»] (io ingènero, ecc.). – Generare, procreare, dar vita; in senso proprio è ormai ant. o letter.: Gennaio ingenera, febbraio intenera, ecc., (prov. tosc.); Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte Ingenerò la sorte (Leopardi). Nell’uso com. solo in senso fig., far nascere, far sorgere (per lo più situazioni o condizioni spiacevoli): infezioni ingenerate da germi, da virus; concetti contraddittorî che ingenerano confusione; in partic., far nascere nell’animo o negli animi determinati sentimenti (per lo più negativi, o avversi, ostili): parole, atti che ingenerano sospetto, odio, invidia, gelosia, timore, disprezzo. Intr. pron., nascere, formarsi, prodursi: l’errore si è ingenerato per un banale equivoco. ◆ Part. pass. ingenerato, anche come agg., col sign. di insito, innato, congenito: è i. nell’uomo il desiderio di sapere.