ingoiare
v. tr. [forse lat. *ingluviare, der. di ingluvies «gozzo»] (io ingóio, tu ingói, ecc.). – Inghiottire avidamente, mandare giù in fretta a grossi bocconi o a larghi sorsi, spesso in un solo boccone, in un sorso solo, riferito a persone o ad animali: ingoiò alcune cucchiaiate di minestra, e scappò via; un improvviso colpo di tosse gli fece i. la caramella che aveva in bocca; ingoiò la medicina storcendo la bocca come se fosse veleno; è capace d’i. un uovo sodo tutto intero; Pinocchio fu ingoiato dalla balena. Frequenti gli usi fig., analoghi a quelli di inghiottire (e, in qualche caso, di divorare): i. un boccone amaro, dover sopportare cose moleste, o torti, soprusi (e con sign. sim., i. la pillola, i. un rospo; questa non mi riesce proprio d’ingoiarla); essere ingoiato dal mare, da un vortice, dalla palude, dalle sabbie mobili, e anche dal buio, dalla nebbia; com’è terribile ... che persone indispensabili per anni, per decenni, siano ingoiate all’improvviso dall’oblio (Domenico Starnone).