ingolfarsi
v. intr. pron. [der. di golfo] (io m’ingólfo, ecc.). – 1. a. non com. Del mare, spingersi, internarsi dentro la terra formando un golfo: in quel tratto di costa, il mare s’ingolfa profondamente. Di persona o d’imbarcazione, entrare nel golfo; addentrarsi in acque non libere, tra scogli e bassifondi; anticam., anche mettersi in alto mare: Or entra [la nave] ne lo stretto e passa il corto Varco, e s’ingolfa in pelago infinito (T. Tasso). b. letter. Addentrarsi, penetrare in luogo stretto: il funebre vento di quelle montagne infradiciate si ingolfava nel vicolo (Moravia). c. fig. Mettersi in impegni gravi o rischiosi e azzardati, da cui è difficile uscire: (cfr. impelagarsi): si è ingolfato in un mare di debiti, in speculazioni sbagliate; più genericam., applicarsi con ardore e impegno, anche eccessivi, a qualche attività, immergersi, tuffarsi: ingolfarsi nella lotta politica; ingolfarsi in avventure amorose; ingolfarsi in una discussione; ingolfarsi nello studio di una scienza arcana, in ricerche astruse; questa settimana è ingolfato di lavoro; con accezioni più partic., farsi dominare da un sentimento, da uno stato d’animo: quando si tratteneva col pensiero sull’una o sull’altra di queste cose, s’ingolfava tutto nella rabbia, e nel desiderio della vendetta (Manzoni). Talora usato anche come trans., con valore causativo: ingolfare la famiglia nei debiti. 2. Con riferimento a motori, non funzionare a regime ottimale in seguito a un eccesso di alimentazione: il motore si è ingolfato. Come trans., con valore causativo, ingolfare il motore, provocarne l’ingolfamento. ◆ Part. pass. ingolfato, anche come agg., nelle varie accezioni proprie e, più spesso, fig. del verbo (soprattutto in unione col verbo essere o trovarsi): trovarsi ingolfato in una serie di liti, in una relazione amorosa, in un’avventura rischiosa, in un lavoro senza fine, ecc.; e, con riferimento al sign. 2, avere il motore ingolfato (fam., avere o sentirsi lo stomaco ingolfato, appesantito da un pasto troppo abbondante).