ingranare
v. intr. e tr. [dal fr. engrener, propr. «fornire di grano una tramoggia», poi «far combinare due ruote dentate»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Delle parti di un ingranaggio, venire a contatto nella maniera dovuta in modo da trasmettere il moto l’una all’altra: questa ruota non ingrana bene; in partic., nel meccanismo delle marce di un motore: la seconda marcia non ingrana bene, stenta a ingranare. Frequente, nel linguaggio com. e fam., con uso fig., avviarsi bene, cominciare a funzionare, a rendere, e sim.: la faccenda comincia a i., o, al contr., non ingrana, non riesce ad avviarsi; oggi sono fiacco, e non riesco proprio a i., ad applicarmi proficuamente al lavoro, a combinare qualcosa; il centravanti oggi non ingrana, non riesce a svolgere un gioco redditizio in armonia con quello dei compagni di squadra; è un bravo ragazzo, ma ancora non ha ingranato, non è riuscito a inserirsi attivamente nella società, nella professione, ecc. b. tr. Rendere solidali nel moto due parti meccaniche per mezzo di un ingranaggio; portare i denti di una parte d’un ingranaggio a contatto coi rispettivi denti dell’altra parte: i. una catena, incastrarla in un organo dentato; nei motori a scoppio, i. la marcia, inserirla, e così i. la prima, la seconda, la retromarcia. 2. intr. (aus. avere) Di parti di macchine in moto relativo, venire a contatto diretto per rottura del velo lubrificante (v. ingranamento, n. 2).