ingrossare
v. tr. e intr. [der. di grosso1] (io ingròsso, ecc.). – 1. tr. Rendere grosso o più grosso: a. Con riguardo al volume, alle dimensioni: E le labbra ingrossò quanto convenne (Dante), di serpe che si tramuta in figura umana; l’umidità ha ingrossato il legno e la porta non si chiude bene; il caldo improvviso sciogliendo le nevi ha ingrossato i fiumi; anche, fare apparire più grosso, più voluminoso: questo vestito t’ingrossa. b. Con riguardo al numero, alla quantità, o in rapporto con altre accezioni dell’agg. grosso: i. le file dei combattenti, di un partito; i. il debito, i. le spese; i. la voce, fare la voce grossa; i. la mente, il cervello, renderli ottusi. 2. intr. (aus. essere) o intr. pron. Diventare grosso o più grosso, nelle varie accezioni dell’agg.: devi mangiare meno, perché ingrossi troppo; con l’età, (s’) è molto ingrossata (di donna, anche metter pancia, per la gravidanza); mi s’è ingrossato il fegato, la milza, per cause patologiche; gli s’era ingrossata la lingua, in senso proprio per malattia, e in senso fig. per il troppo vino o alcol bevuto, quando lo stato d’ebbrezza impasta la lingua e rende difficile articolare le parole; di un corso d’acqua, gonfiarsi per eccesso di acque: il Po è ingrossato; del mare, essere in tempesta, sollevarsi con grosse ondate: Quando ingrossa ruggendo la fortuna [= il fortunale] (Manzoni); il debito si sta ingrossando, aumenta in maniera preoccupante; la questione, la lite, il malcontento ingrossa, si fa più grave; rallentiamo un po’, mi s’ingrossa il fiato, mi viene l’affanno. ◆ Part. pass. ingrossato, anche come agg., con i sign. del verbo: un bastone ingrossato a un’estremità; il medico mi ha trovato il fegato un po’ ingrossato; avere il cuore ingrossato, essere affetto da cardiodilatazione.