innovare
v. tr. [dal lat. innovare, der. di novus «nuovo»] (io innovo, ecc.). – 1. Propriam., rendere nuovo; è per lo più sinon. di rinnovare, con uso ristretto a casi particolari: a. Mutare uno stato di cose, introducendo norme, metodi, sistemi nuovi: un vecchio regolamento in cui ci sarebbe molto da i.; istituti tradizionali nei quali non c’è speranza di poter i. gran che; più spesso con uso assol., introdurre innovazioni in ordinamenti politici o d’altro genere: desiderio, smania, necessità di innovare. b. intr. pron. Rinnovarsi, riacquistare forza, vigore, efficienza: Come d’aquila, s’innova La mia stanca giovinezza (Tommaseo); anche di piante che mettono germogli, di istituzioni che si ammodernano, e sim. 2. letter. Ricreare una situazione o un fatto già esistito nel passato: l’ardire e la pietà Di Niso ingenuo innova (D’Annunzio).