inquadrare
v. tr. [der. di quadro2, col pref. in-1]. – 1. a. Mettere un dipinto, un disegno, una fotografia in una cornice; collocare un dipinto, un rilievo in un riquadro a ciò disposto; per estens., nell’intr. pron., apparire come in una cornice: il sole calante s’inquadrava tra nubi dorate nel vano della finestra; visto così da lontano, il villaggio s’inquadrava tra due maestosi sproni rocciosi. In tipografia, incorniciare una pagina o una parte di pagina con un filetto, un fregio sottile, una serpentina. b. In senso fig., e più com., collocare un oggetto o un fatto particolare in un contesto appropriato, atto a metterne in risalto i valori: non riesco a i. questi episodî nella situazione generale; la proposta dell’opposizione va inquadrata nell’azione politica da essa svolta negli ultimi anni; i. nel suo tempo un poeta, uno scrittore, studiarne l’opera in relazione con le condizioni storiche e culturali del suo tempo. Nell’intr. pron., inserirsi in un insieme, in un contesto più ampio: attività che s’inquadrano nel programma generale dell’azienda. c. Nella tecnica fotografica e cinematografica, riprendere una scena secondo una determinata inquadratura. d. In balistica, inquadrare o i. balisticamente un bersaglio, disporre e regolare le armi da fuoco in modo che il bersaglio risulti nel campo di tiro delle armi. 2. Nel linguaggio milit., disporre nei «quadri», cioè distribuire e ordinare in reparti truppe di provenienza diversa per istruirle o impiegarle in combattimento: i. le reclute; o anche, disporre (e nel rifl. disporsi) in una formazione ordinata: i. il plotone, i. una squadra di ginnasti; dare ordini ai soldati d’inquadrarsi. Per estens., nel linguaggio politico, sindacale e amministrativo, inserire e ordinare in un complesso, in una struttura organizzata: i. in un partito, in un’associazione, in un sindacato; i nuovi assunti saranno inquadrati secondo quanto previsto dal contratto di lavoro. ◆ Part. pass. inquadrato, anche come agg. (v. la voce).