insediare
v. tr. e intr. pron. [der. di sedia, nei sign. ant. o fig. di «dignità; residenza; sede; dimora»] (io insèdio, ecc.). – 1. tr. Immettere ufficialmente in possesso di un ufficio, di una dignità, di una carica importante, per lo più in forma solenne e con particolari cerimonie: i. un presidente, il sindaco, i nuovi ministri. 2. intr. pron. a. Prendere ufficialmente possesso di un ufficio o di una carica; più spesso con sign. concr., occupare la sede ufficiale in cui si dovranno svolgere le mansioni inerenti alla propria carica: la nuova amministrazione provinciale si è insediata nel palazzo della Provincia. b. Più genericam., prendere sede, stabilirsi: il comando nemico s’insediò nel municipio; e di ospiti poco graditi: si è insediato in casa mia e non accenna ad andarsene; non com., di cose: la copertura di ghiaccio e di neve che si insedia nei bacini di alta quota. c. Di popolazioni che si spostano, stanziarsi, prendere stabile dimora in un territorio: le tribù barbariche che si erano insediate lungo il Danubio.