insignorire
v. tr. e intr. [der. di signore, col pref. in-1] (io insignorisco, tu insignorisci, ecc.), non com. – 1. tr., letter. Investire del titolo e del beneficio di signore di un territorio o di un feudo: Luigi re di Francia ... sendo restata la città di Savona in potestà de’ Franciosi, insignorì di quella Francesco duca di Milano (Machiavelli). 2. intr. pron. Farsi signore di un luogo, impadronirsi di un territorio, di uno stato, ecc.: Carlo d’Angiò s’insignorì, con l’aiuto dei guelfi, dei dominî svevi; i Medici si insignorirono a poco a poco di Firenze. Più raro in senso fig.: il più tenebroso tempo della notte, quello cioè nel quale il sonno col primo impeto si insignorisce de’ mortali (Firenzuola). 3. intr. (aus. essere) o intr. pron. Arricchirsi, passare da un tenore di vita modesto a una condizione agiata e signorile: con speculazioni indovinate, (si) è insignorito in breve tempo.