insulto
s. m. [dal lat. tardo insultus -us (solo con il sign. 1), der. di insilire (= insultare), part. pass. insultus (cfr. saltus «salto» da salire «saltare»)]. – 1. Grave offesa ai sentimenti e alla dignità, all’onore di una persona (per estens., anche a istituzioni, a cose astratte), arrecata con parole ingiuriose, con atti di spregio volgare (come per es. lo sputo, un gesto sconcio, ecc.) o anche con un contegno intenzionalmente offensivo e umiliante: lanciare, scagliare un i.; recare i. a qualcuno; fare, patire un’i.; i. grave, vile, villano, volgare, crudele, atroce, sanguinoso; reagire a un i.; vendicare un i.; il suo rifiuto è un i. per me; libro che costituisce un i. alla memoria di un eroe, un i. alla morale; il comportamento delle truppe di occupazione era un i. alla dignità nazionale; Io sentii queste parole come un i., un’offesa diretta a me (Anna Maria Ortese). 2. ant., raro. Attacco, assalto militare. 3. Insorgenza improvvisa e parossistica di un fenomeno morboso; accesso, attacco: avere un i. di tosse, d’asma; i. apoplettico (sinon. del più pop. colpo).