intellettualmente corretto
loc. agg.le (iron.) Che rispecchia i modelli culturali e intellettuali dominanti; che risponde a criteri di correttezza intellettuale. ◆ A bordo di una Porsche rossa, tra palazzi in rovina e desolati autogrill, il giovanotto Paul e il meno giovane Serge spezzano i lunghi silenzi con le frasi da sempre care ai registi intellettualmente corretti: la purezza dell’arte, l’irrimediabile solitudine, la tentazione del suicidio. (Foglio, 11 settembre 1999, p. 2) • A Marco De Benedetti, amministratore delegato di Tim, non è andato giù l’ultimo parere di Giuseppe Tesauro, presidente dell’Antitrust. […] «Abbiamo sviluppato il settore dei telefonini meglio di ogni altro paese. I consumatori ci hanno premiato, dunque. Il merito è di tariffe che in media, viste tutte insieme, sono le più basse d’Europa. Considerare una sola tariffa, il fisso-mobile, come fa Tesauro, non è intellettualmente corretto». (Aldo Fontanarosa, Repubblica, 24 gennaio 2003, p. 35, Economia).
Composto dall’avv. intellettualmente e dal p. pass. e agg. corretto, sul modello di politicamente corretto.
Già attestato nella Repubblica del 29 aprile 1989, p. 27, Televisione (Silvia Fumarola).