intelligenza connettiva
loc. s.le f. Intelligenza interattiva, che si sviluppa attraverso le relazioni e i collegamenti acquisiti dalla rete telematica. ◆ Se è vero, come dice Molière, che «un gentiluomo è qualcuno che sa tutto senza avere imparato niente», secondo [Derrick] De Kerckhove stiamo andando verso un’epoca in cui tutti saremo, almeno in questa accezione, gentiluomini. «Con Internet e con il Web possiamo avere accesso a tutto senza avere imparato mai niente». Questa nuova intelligenza lui la chiama «connettiva», e così la spiegherà alla platea un poco stranita del Teatro Colosseo per i GiovedìScienza. (Raffella Silipo, Stampa, 18 dicembre 1998, p. 28, Società e Cultura) • Sul piano conoscitivo, De Kerckhove ripropone il concetto, già sviscerato nei suoi libri, di intelligenza connettiva: «Spesso si dice che il nuovo modo di acquisire conoscenze, piluccando nozioni qua e là in Rete per poi riassemblarle, implica una perdita di creatività e originalità. Non è vero: l’importante è come si fa questo lavoro e, in ogni caso, è ormai impossibile separare le intelligenze le une dalle altre, occorre farle lavorare insieme senza rinunciare alla singolarità delle intelligenze individuali». (Carlo Formenti, Corriere della sera, 25 aprile 2005, p. 21) • Il Mav, Museo archeologico virtuale che ha aperto ieri a Ercolano, usa le ultimissime tecnologie per dar vita al sogno di abitare l’antico, e l’avventura della scoperta del passato. Bisogna smaterializzarsi, e lasciarsi guidare dalla sola meraviglia. Il visitatore vede sullo schermo di fronte a sé la propria immagine che si scompone, ricompone e si mescola alle riproduzioni degli altri visitatori, creando anche visivamente quella «intelligenza connettiva» teorizzata da Derrick de Kerckhove, presidente del comitato scientifico del centro. (Cinzia Dal Maso, Repubblica, 10 luglio 2008, p. 40, Cronaca).
Composto dal s. f. intelligenza e dall’agg. connettivo, ricalcando l’espressione ingl. connective intelligence.