intenerire
v. tr. [der. di tenero] (io intenerisco, tu intenerisci, ecc.). – 1. Rendere tenero: come intr. (aus. essere) o intr. pron., diventare tenero: lasciar frollare la carne perché (s’)intenerisca. 2. fig. Muovere a pietà, a compassione; far perdere la rigidezza, la durezza d’animo; destare un sentimento di commozione, di tenerezza e sim.: quelle lagrime lo intenerirono; neanche la vista di quei poveri bambini valse a intenerirlo; Era già l’ora che volge il disio Ai navicanti e ’ntenerisce il core (Dante); i cor, che ’ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, padre, e ’ntenerisci e snoda (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria, e per li campi esulta, si ch’a mirarla intenerisce il core (Leopardi). Nell’intr. pron., commuoversi, impietosirsi: ha un cuore che s’intenerisce facilmente; s’intenerì alle sue lacrime e lo perdonò. ◆ Part. pass. intenerito, anche come agg., spec. nel senso fig.: mostrarsi intenerito; lo abbracciò tutto intenerito.