intento1
intènto1 agg. [dal lat. intentus, part. pass. di intendĕre «tendere, dirigere, rivolgere»]. – 1. Raccolto e teso verso un oggetto particolare; riferito ai sensi o alle facoltà intellettuali e psichiche: i suoi occhi erano i. a guardare quello spettacolo; orecchi i. ad ascoltare, o i. al suono d’uno strumento; avere l’animo, il pensiero, la mente i. alla meditazione, a chiarire o sviluppare un concetto; con uso assol., poet.: Solcata ho fronte, occhi incavati i. (Foscolo), caratterizzati da uno sguardo intenso, pensoso. Riferito alla persona stessa, può esprimere sia l’attenzione verso ciò che attraverso i sensi della vista o dell’udito impegna e tiene occupato l’animo, sia, più genericam., la concentrazione delle proprie facoltà ed energie su una determinata attività: senza dire alcuna cosa, con ammirazion grandissima la incominciò intentissimo a riguardare (Boccaccio); Mentr’io son a mirarvi i. e fiso (Petrarca); stare i. ad ascoltare la lezione, a guardare la televisione; essere i. a scrivere, a pensare, a risolvere un problema, a cucire, a riparare un oggetto, a seguire le fasi di una partita di calcio; essere tutto i. allo studio, al lavoro, al gioco; ai garruli trastulli Erano i., nella pace d’oro Dell’ombroso viale, i due fanciulli (Pascoli). Con uso più letter., indicando il fine che uno si propone di raggiungere o l’oggetto che costituisce la sua costante aspirazione: essere i. a un’interessantissima ricerca, alla realizzazione di un’impresa. 2. letter. Teso, addensato: e ’l ciel di sopra fece i. [cioè denso di vapori], Sì che ’l pregno aere in acqua si converse (Dante); anche fig.: una fontana Singhiozza in ritmo ne ’l silenzio i. (D’Annunzio). ◆ Avv. intentaménte, con viva e concentrata attenzione, con grande interesse: stava intentamente ad ascoltarlo; seguiva intentamente le fasi della delicata operazione.