intento2
intènto2 s. m. [dal lat. tardo intentus -us, der. di intendĕre: v. la voce prec.]. – 1. Il fine che ci si propone di raggiungere e a cui tende l’azione e il desiderio (non differisce in genere da intenzione, proposito, ma indica volontà più determinata e più diretta allo scopo): proporsi un i., un nobile i.; ottenere, raggiungere il proprio i.; conseguire l’i.; riuscire nell’i.; nascondere i proprî i.; ho agito così con l’i. (o anche nell’i.) di giovargli. Lettera, più raram. dichiarazione, d’intenti (calco dell’ingl. letter of intention, angloamer. letter of intent), documento ufficiale o ufficioso con cui un organo politico o amministrativo prospetta l’intenzione a un altro organo, dello stesso o d’altro Paese, di giungere a un accordo, di concludere un trattato, di stringere un preciso rapporto, o si impegna a seguire il comportamento o mantenere le obbligazioni a cui viene subordinato l’accoglimento di una determinata richiesta (per es., la concessione di un prestito o di un finanziamento). 2. ant. Attenzione, applicazione della mente o dell’animo a qualche oggetto: Cominciava a cantar sì, che con pena Da lei avrei mio i. rivolto (Dante); l’oggetto stesso da cui la mente e l’animo sono attratti: Già eran li occhi miei rifissi al volto De la mia donna, e l’animo con essi, E da ogne altro i. s’era tolto (Dante).