interferire
v. intr. [dal fr. interférer «produrre interferenza», che è dall’ingl. (to) interfere, propr. «urtare una gamba contro l’altra ferendosi», detto di cavalli, quindi «urtare» in genere; il verbo ingl., che a sua volta deriva dal fr. ant. s’entreferir «ferirsi reciprocamente» der. del lat. ferire «ferire», è stato poi inteso come der. del lat. ferre «portare»] (io interferisco, tu interferisci, ecc.; aus. avere). – 1. Sovrapporsi, in un punto, di due movimenti, di due onde luminose o sonore, ecc., e conseguente prodursi di un fenomeno d’interferenza (v.). 2. Inserirsi, intromettersi di elementi o fattori estranei in un fatto, in modo da recargli pregiudizio o alterarne la fisionomia, lo svolgimento, l’obiettività, ecc.: i tre poteri fondamentali dello stato non devono i. l’uno sull’altro (o anche l’uno con l’altro); più spesso con la prep. in: sono questioni di lavoro che non possono i. nella mia vita privata; nel giudizio non deve i. alcun sentimento o risentimento personale; nella decisione hanno interferito preoccupazioni di natura politica.