intermediario
intermediàrio agg. e s. m. [dal fr. intermédiaire, der. del lat. intermedius «intermedio»]. – 1. agg. a. Che serve di passaggio, di unione, di collegamento fra due persone o cose: avere, svolgere una funzione i.; attività i., quella dell’imprenditore commerciale che istituzionalmente svolge un’attività di mediazione nella circolazione dei beni. Nel linguaggio bancario, piazza i. (o indiretta), la piazza che agisce da tramite fra la piazza calcolatrice e la piazza calcolata nello svolgimento di un’operazione di cambio. b. In anatomia, nervo i. (o intermedio) di Wrisberg, tronco nervoso che concorre alla formazione del nervo facciale. 2. s. m. (f. -a) Mediatore, agente di commercio, commissionario, che interviene nello svolgimento delle vendite per facilitare il contratto; o chi interpone in genere la propria opera fra due persone che comunque non possano o non vogliano avere un contatto diretto, o fra due contendenti, ecc.: fare da i. nella conclusione di un affare, nella definizione di una trattativa; ha fatto da i. nella pacificazione tra i due rivali. I. finanziarî, espressione che, nella pratica economica, indica complessivamente le banche e le altre istituzioni (istituti speciali di credito, istituti di previdenza e istituti di assicurazione) che operano nel campo della raccolta e dell’impiego di risparmî monetarî.