internettaro
s. m. e agg. Chi o che utilizza Internet abitualmente e con grande disinvoltura. ◆ Deve tornare come dirigente? Fino a ieri sera, aveva risposto di sì a [Diego Armando] Maradona nei quadri dirigenziali del Napoli il 25% dei partecipanti al sondaggio. Il 16% invece vede bene Diego come allenatore. Il 59%, invece ritiene che sia meglio per tutti che il pibe rimanga in Argentina, o comunque non torni a Napoli come dirigente, tantomeno come allenatore. Per la maggioranza dei tifosi internettari, «il suo ritorno è inutile». (Paolo Russo, Repubblica, 14 novembre 2001, Napoli, p. IX) • È come vivere su un’isola deserta con l’unico ausilio di un’enciclopedia. Nessun contatto con gli umani, solo tante voci (scritte) da consultare per risolvere ogni problema quotidiano. Questa sta diventando la condizione dell’internettaro puro, che cerca tutto sulla grande Rete. (Franco Morganti, Corriere della sera, 6 giugno 2003, p. 55, Cronaca di Milano) • È difficile distinguere le bufale dalla realtà: ma grazie ad alcuni clamorosi flop e al disincanto del pubblico internettaro, alcune operazioni militari incominciano a essere riconoscibili a tutti. (Anna Masera, Stampa, 29 gennaio 2006, p. 11, Estero).
Derivato dal nome proprio Internet con l’aggiunta del suffisso -aro.
Già attestato nel Corriere della sera del 29 aprile 1997, p. 31, Cultura (Gillo Dorfles), usato come agg.