interporre /inter'por:e/ [dal lat. interponĕre] (coniug. come porre). - ■ v. tr. 1. a. [porre in mezzo: i. ostacoli] ≈ frammettere, frapporre, (non com.) inframmettere, inframmezzare, (non com.) intramettere. ‖ frammezzare. ⇑ inserire, introdurre. ↔ eliminare, estromettere, levare, sopprimere, togliere. b. (amministr., giur.) [produrre, con riferimento a istanze che si oppongano a delibere, sentenze e sim.: i. ricorso] ≈ avanzare, inoltrare, presentare. ↔ ritirare. 2. (non com.) [fare uso di qualcosa per un certo scopo: i. la propria autorità] ≈ adoperare, fare valere, fare uso (di), ricorrere (a), (fam.) tirare fuori, usare. ■ interporsi v. rifl. e intr. pron. 1. [porsi, essere nel mezzo: la Luna s'interpone fra la Terra e il Sole] ≈ frammettersi, frapporsi. 2. [porsi tra due contendenti per conciliarli, darsi da fare per qualcuno o per qualcosa e sim.: s'interpose un amico comune e riuscì a metterli d'accordo] ≈ frammettersi, frapporsi, intervenire, intromettersi, (fam.) mettersi in mezzo. ‖ interferire. ↔ (pop.) fregarsene, (fam.) infischiarsene, (fam.) starne fuori.