interrasile
interràṡile agg. e s. m. [dal lat. interrasĭlis, der. di interradĕre «radere a intervalli, lavorare a traforo», comp. di inter- e radĕre «radere»]. – 1. agg. Opera i. (lat. opus interrasile), antica tecnica di traforo di metalli preziosi e del bronzo, eseguita con martello, lima, cesello, di cui si hanno esempî nell’arte greca, etrusca, romana, celtica e scitica, e poi anche in quella barbarica. 2. Come s. m., tecnica d’incisione, in uso intorno alla metà del sec. 15°, che, affine sia alla calcografia sia alla silografia, si valeva tanto del segno inciso che di quello rilevato, e si eseguiva su lamine metalliche con bulini e piccoli punzoni.