interrompere /inte'r:ompere/ [dal lat. interrumpĕre, comp. di inter- e rumpĕre "rompere", propr. "rompere nel mezzo"] (coniug. come rompere). - ■ v. tr. 1. a. [far cessare la continuità di un moto, di un'azione, ecc.: i. la lettura, il viaggio] ≈ arrestare, cessare, fermare, (lett.) intermettere, lasciare, smettere, sospendere. ↑ bloccare, tagliare, troncare. ↔ continuare, proseguire, riprendere. b. [intervenire con un proprio discorso in un discorso altrui] ≈ [→ INTERLOQUIRE (2)]. c. [impedire a qualcuno di concludere un discorso, anche assol.: i. l'oratore; non m'i.!] ≈ togliere la parola (a). ↑ mettere a tacere. ↓ disturbare. 2. [spezzare la continuità materiale di qualcosa: la strada è stata interrotta per lavori] ≈ bloccare, chiudere. ■ interrompersi v. rifl. e intr. pron. 1. [introdurre una sosta nella continuazione del moto o dell'azione, con la prep. in: i. nel lavoro, nel racconto] ≈ arrestarsi, bloccarsi, fermarsi, finire (ø), lasciare a mezzo (ø), sostare, troncare (ø). ↔ continuare, proseguire, riprendere (ø). 2. [di qualcosa che si sviluppa nel tempo o nello spazio, subire provvisoriamente un blocco: le comunicazioni si sono interrotte; la strada s'interrompe] ≈ arrestarsi, bloccarsi. ↑ cessare, finire, terminare. ↔ continuare, proseguire, riprendere. [⍈ COMINCIARE, LASCIARE]