interruzione
interruzióne s. f. [dal lat. interruptio -onis, der. di interrumpĕre «interrompere», part. pass. interruptus]. – 1. a. L’azione, il fatto d’interrompere o d’interrompersi, e più spesso l’effetto, cioè la sospensione o la cessazione nella durata, la soluzione di continuità di azioni, processi, fenomeni, o anche, in senso spaziale, di luoghi e cose materiali: le continue piogge hanno determinato una lunga i. dei lavori; c’è un’i. nella linea telefonica; l’i. della corrente è stata provocata da un guasto alla centrale; i. del traffico stradale (dovuta, per es., a un incidente); i. di una strada a causa della neve; i. (spontanea o provocata) della gravidanza, aborto; i. del gioco, nel calcio o in altre competizioni a squadre, per decisione dell’arbitro o per altri motivi; in diritto, i. della prescrizione, del processo civile, dell’usucapione, i. di un servizio pubblico, ecc. b. In informatica, arresto immediato di un programma in corso di esecuzione su un elaboratore elettronico, provocato da un comando di interruzione allo scopo di consentire l’esecuzione di un programma più urgente, ultimato il quale l’esecuzione del programma riprende dal punto in cui era stata interrotta. 2. In usi assol.: a. Breve sospensione di una lezione, di una riunione, di uno spettacolo, di un’esecuzione musicale o di altre operazioni, come intervallo di riposo (spesso indicata con la parola ingl. break): se siete stanchi, facciamo una piccola i., e riprendiamo fra un quarto d’ora. b. Senza interruzione, come locuz. avv., ininterrottamente, con continuità nel tempo o nello spazio: era stanchissimo e dormì dodici ore senza i.; due file di cipressi che si estendono senza i. per parecchi chilometri. c. Con accezione partic., intervento di persona che, con domande o altrimenti, interrompe il discorso altrui: disturbava la lezione con continue i.; quell’i. molesta lo irritò; usato al plur., nei resoconti giornalistici delle sedute parlamentari, o di discorsi, conferenze, ecc., indica l’intervento spesso polemico o tumultuoso di una o più persone, contraddittori o avversarî.