intonacare
(ant. intonicare) v. tr. [der. di tonaca, intesa in senso fig. di «superficie»] (io intònaco, tu intònachi, ecc.). – Rivestire una superficie muraria di intonaco: i. le pareti, la facciata di un edificio. Per estens., ricoprire una superficie qualsiasi di altre materie, soprattutto a scopo protettivo: i. di pece, di cera. Fig., letter.: io pur vedea Mura imbiancate, e prima lisce e forti, D’ellera intonacarsi (G. Gozzi); scherz., il sole non s’ha intonacato il viso di ruggine; come fece, secondo Virgilio, per la morte di Cesare (Leopardi); scherz. o spreg., intonacarsi il viso, o assol. intonacarsi, truccarsi abbondantemente con cosmetici. ◆ Part. pass. intonacato (ant. intonicato), anche come agg.: pareti intonacate, rivestite d’intonaco; aveva la faccia orrendamente intonacata, imbellettata; come s. m., ant., intonaco.