intralciare
v. tr. [der. di tralcio, col pref. in-1] (io intràlcio, ecc.). – 1. non com. Avviluppare, intrigare (come appunto fanno i tralci fra loro): l’edera avvolge i rami intralciandoli; intr. pron.: le vesti le si erano intralciate nel cespuglio; le sue dita s’intralciarono nella corona (Manzoni). 2. Più spesso estens., di persona o cosa che, frammettendosi tra altre, ne impedisce il libero e spedito movimento o crea confusione, ostacoli: è sempre tra i piedi a intralciarmi il lavoro; i. il traffico; Vedi i. ai vinti La fuga, i carri e le tende cadute (Leopardi); e in usi fig.: le frequenti parentesi intralciano il discorso; i. gli affari, le indagini, il corso d’una pratica, frapporvi difficoltà. Nell’intr. pron. e nel rifl. recipr., avvilupparsi, intrigarsi, ostacolarsi a vicenda: le trattative si stanno intralciando; mirando allo stesso scopo, s’intralciavano a vicenda. ◆ Part. pass. intralciato, anche come agg.: una questione intralciata, un affare intralciato, che presenta difficoltà varie; meno com., periodo, costrutto, discorso intralciato, avviluppato, disordinato, confuso.