investimento
investiménto s. m. [der. di investire]. – 1. Impiego di una somma di denaro in un’impresa o nell’acquisto di valori o anche di oggetti: fare un buon, un cattivo i., un i. sbagliato. In senso più tecnico, la trasformazione di risparmio in capitale (nell’uso com. si parla però, anche se impropriamente, di i. di capitale, considerando capitale il denaro, in quanto destinato a diventarlo): i. pubblici, compiuti dallo stato o da altri enti pubblici; i. privati, compiuti da singoli o da persone giuridiche private; i. nazionali, esteri, internazionali; i. mobiliari, immobiliari, azionarî, obbligazionarî, a seconda del tipo di impiego; i. esteri diretti, flussi internazionali di capitali attraverso cui un’impresa di un paese crea o espande proprie attività in un altro paese; i. produttivi, i. improduttivi, a seconda che provochino o no un duraturo aumento del reddito reale complessivo; fondi di investimento, i mezzi finanziarî che apposite società (dette anch’esse Fondi di investimento, e più spesso note con il nome ingl. di investment trusts) raccolgono da un gran numero di piccoli risparmiatori e investitori al fine di un collocamento comune (in azioni, obbligazioni, immobili, ecc.), che viene deciso e realizzato dalla direzione della società secondo il principio della diversificazione del rischio. 2. L’atto e il fatto di investire, cioè di assalire con impeto o di urtare violentemente. In partic.: a. Insieme delle operazioni guerresche dirette contro una piazza fortificata e sim., allo scopo di ottenerne la capitolazione: i. d’una fortezza. b. In marina (poco com.), urto di un galleggiante, per manovra errata o per forza di tempo o di mare, contro un altro galleggiante o contro un ostacolo qualunque (scoglio, secca, banchina, ecc.); anche, scontro fra due navi o imbarcazioni, più comunem. detto abbordo o collisione. c. Incidente stradale in cui un veicolo in moto urta violentemente contro un altro veicolo (e s’intende di solito che questo sia di dimensioni minori) o travolge una o più persone: l’autista sterzò violentemente per evitare l’i. di due pedoni, o di un ciclista; rimanere vittima di un investimento. 3. In agricoltura (dal sign. che ebbe anticam. investire, di «coprire, rivestire» e sim.), la fittezza con cui le piante occupano il terreno (si esprime di solito con il numero di piante per m2 o per ettaro). 4. In psicanalisi, per traduz. del ted. Besetzung di S. Freud (propr. «occupazione con ...»), l’atto del collegare una carica affettiva a rappresentazioni reali o immaginarie, oppure a oggetti; anche, la componente affettiva che una rappresentazione, reale o immaginaria, o un oggetto possiedono nella psiche di una determinata persona.