investitura
s. f. [dal lat. mediev. investitura, der. di investire «mettere in possesso d’una dignità»]. – 1. Nella società medievale, l’immissione nel possesso di un fondo compiuta dal signore feudale a vantaggio del vassallo e, per estens., l’immissione nel possesso di una carica politica o ecclesiastica, di un beneficio ecclesiastico, ecc.; anche, la cerimonia con cui si immetteva nel possesso: dare, concedere, confermare, negare, ottenere l’i.; lotta delle (o per le) i., quella combattuta fra il Papato e l’Impero dall’ultimo quarto del sec. 11° sino al concordato di Worms (1122), determinata dalla preminente influenza a mano a mano assunta dall’imperatore nella promozione dei chierici alle dignità ecclesiastiche, e soprattutto nella nomina dei vescovi e degli abati, nomina in genere connessa con la concessione di un beneficio feudale. 2. fig., non com. Conferimento di una carica, di un incarico, e sim.